Aristocrazia senza frontiere:
un viaggio tra Borboni, Savoia e Kedivè

Una curiosa testimonianza della nobiltà goriziana: l’albero genealogico della famiglia Attems.
ERPAC – Servizio Musei e Archivi Storici. Fototeca Musei Provinciali di Gorizia

“La Patria del Friuli (…) è divisa fra la Repubblica di Venezia, e gli Stati Austriaci. L’Isonzo ne fa la spartizione, e Gorizia è la capitale della parte austriaca. Non vi è provincia in Italia, ove vi sia tanta nobiltà quanta in questa.”

Così scrisse nelle sue Memorie Carlo Goldoni, ospite nel palazzo dei conti Lantieri, che accolsero anche alcuni dei Borbone di Francia esuli a Gorizia dopo la Rivoluzione di luglio del 1830, e il cui entourage alloggiò nel vicino palazzo Strassoldo.

Il 6 novembre 1836 moriva a Gorizia re Carlo X. Era il fratello del decapitato Luigi XVI e di Luigi XVIII e fino a sei anni prima era stato re di Francia: l’ultimo sovrano del ramo principale dei Borbone.
Era da poco giunto a Gorizia, in fuga dalla peste che flagellava l’Europa. Contagiato, spirò nel palazzo dei conti Coronini Cronberg cui si deve anche il secentesco castello di Kromberk, sede del Goriški Muzej di Nova Gorica.

Il magnifico parco del palazzo Coronini Cronberg allineato lungo gran parte di viale XX Settembre.

I Cobelnz e gli Attems furono politici, diplomatici, esponenti dell’alto clero. A Gorizia costruirono nobili dimore come palazzo Attems Petzenstein, oggi museo che ospita opere di Giuseppe Tominz, ritrattista delle grandi famiglie goriziane del XIX secolo.

Anche il Duca Amedeo di Savoia ebbe un legame speciale con la città, dove tra 1930 e 1945 fu comandante aviatore nello storico aeroporto che oggi porta il suo nome.

Antonio Lasciac, goriziano, dal 1907 architetto capo dei palazzi Kediviali (reali) al Cairo, portò echi di nobiltà egiziana nella villa in stile islamico che si costruì sul colle del Rafut, oggi a Nova Gorica.
Da qui, in pochi passi, si conquista il convento della Kostanjevica-Castagnavizza con il suo prezioso roseto. Nella cripta sono custodite le tombe di sei dei Borbone, ancora oggetto di pellegrinaggi dei realisti francesi. Oltre a Carlo X, vi riposa anche la leggendaria Madame Royale: Maria Teresa Carlotta di Borbone-Francia, figlia di Luigi XVI e di Maria Antonietta. Una breve discesa lungo via della Cappella ci riporta in Italia. Dall’Egitto alla Francia, dalla Slovenia all’Italia: una passeggiata tra rose e ulivi, varcando le geografie segrete di una nobile città della storia.

CLICCA E SFOGLIA LE IMMAGINI DELLA GALLERY


CONSIGLI PER UNA VISITA

Per scoprire e assaporare i luoghi della Gorizia aristocratica serve almeno una giornata, concedendosi il piacere di varcare con lentezza “segrete soglie”. Qui proponiamo un percorso in tre tappe ideali.

  1. Piazza Sant’Antonio: tra conti Lantieri e conti Strassoldo.
    La piazza, che deriva il nome e i suoi lati porticati dall’antico convento e dal chiostro dei Frati minori, è un’espressione emblematica dell’eleganza misurata di Gorizia: un luogo che riserva grandi sorprese.
    Palazzo Lantieri, d’impronta rinascimentale ma di origine medioevale, ospita un B&B, innumerevoli eventi ed è aperto a visite guidate su prenotazione: dalla Sala degli affreschi all’intimo parco, si compie un vero e proprio viaggio attraverso i secoli.
    Palazzo Strassoldo, che accolse l’entourage di Carlo X, è oggi sede del Grand Hotel Entourage, ma offre anche la possibilità di degustare i vini locali nell’annessa enoteca, scoprendo l’albero genealogico dei Borbone nell’atrio d’ingresso.
  2. Le dimore dei conti Coronini-Cronberg
    A Gorizia il palazzo Coronini-Cronberg, gioiello tardo-rinascimentale aperto al pubblico, si apprezza per gli interni che conservano ancora gli arredi originali e le ricche collezioni. Qui morì Carlo X di Borbone e si custodiscono due straordinarie “teste di carattere” dello scultore Franz Xaver Messerschmidt.
    Un’altra importante testimonianza lasciata dai conti Coronini-Cronberg si trova al di là del confine, a pochi chilometri da Nova Gorica: è il castello di Kromberk-Moncorona, sede del principale spazio espositivo del Goriški muzej. È una dimora d’impronta tardo-rinascimentale con quattro torri angolari, circondata da un parco.
  3. Dal convento della Kostanjevica-Castagnavizza a villa Lasciac: un circuito transfrontaliero sul colle del Rafut.
    Il convento della Kostanjevica-Castagnavizza è uno dei luoghi simbolo di Nova Gorica-Gorizia e anche il cuore di un’eccezionale passeggiata transfrontaliera da via della Cappella, che ci porta a scoprire le tombe dei Borbone di Francia e due tra gli splendidi parchi che abbracciano questa città unita e unica.

PER SAPERNE DI PIÙ


Sfoglia la rivista
KADMOS INFO

Sfoglia la rivista scientifica
KADMOS STUDIA



CONSIGLI PER UNA VISITA

Per scoprire e assaporare i luoghi della Gorizia aristocratica serve almeno una giornata, concedendosi il piacere di varcare con lentezza “segrete soglie”. Qui proponiamo un percorso in tre tappe ideali.

  1. Piazza Sant’Antonio: tra conti Lantieri e conti Strassoldo.
    La piazza, che deriva il nome e i suoi lati porticati dall’antico convento e dal chiostro dei Frati minori, è un’espressione emblematica dell’eleganza misurata di Gorizia: un luogo che riserva grandi sorprese.
    Palazzo Lantieri, d’impronta rinascimentale ma di origine medioevale, ospita un B&B, innumerevoli eventi ed è aperto a visite guidate su prenotazione: dalla Sala degli affreschi all’intimo parco, si compie un vero e proprio viaggio attraverso i secoli.
    Palazzo Strassoldo, che accolse l’entourage di Carlo X, è oggi sede del Grand Hotel Entourage, ma offre anche la possibilità di degustare i vini locali nell’annessa enoteca, scoprendo l’albero genealogico dei Borbone nell’atrio d’ingresso.
  2. Le dimore dei conti Coronini-Cronberg
    A Gorizia il palazzo Coronini-Cronberg, gioiello tardo-rinascimentale aperto al pubblico, si apprezza per gli interni che conservano ancora gli arredi originali e le ricche collezioni. Qui morì Carlo X di Borbone e si custodiscono due straordinarie “teste di carattere” dello scultore Franz Xaver Messerschmidt.
    Un’altra importante testimonianza lasciata dai conti Coronini-Cronberg si trova al di là del confine, a pochi chilometri da Nova Gorica: è il castello di Kromberk-Moncorona, sede del principale spazio espositivo del Goriški muzej. È una dimora d’impronta tardo-rinascimentale con quattro torri angolari, circondata da un parco.
  3. Dal convento della Kostanjevica-Castagnavizza a villa Lasciac: un circuito transfrontaliero sul colle del Rafut.
    Il convento della Kostanjevica-Castagnavizza è uno dei luoghi simbolo di Nova Gorica-Gorizia e anche il cuore di un’eccezionale passeggiata transfrontaliera da via della Cappella, che ci porta a scoprire le tombe dei Borbone di Francia e due tra gli splendidi parchi che abbracciano questa città unita e unica.

PER SAPERNE DI PIÙ


Sfoglia la rivista
KADMOS INFO

Sfoglia la rivista scientifica
KADMOS STUDIA