Un mosaico unico
di sapori enogastronomici

Una spettacolare veduta di vigneti nel Collio italiano.
tommaso lizzul / Shutterstock.com

Pochi territori vantano l’intensità vitivinicola del Goriziano transfrontaliero, con la sua varietà unica di paesaggi e terroir. In Friuli Venezia Giulia si contano tre zone DOC: Collio, Friuli Isonzo, Carso. In Slovenia emergono la Vipavska Dolina e la Goriška Brda, il Collio sloveno.

Questo mosaico esprime un’eccellenza enologica con pochi eguali e con molti vini ottenuti da vitigni autoctoni: Friulano, Ribolla gialla, Malvasia istriana, Picolìt, Verduzzo friulano, Terrano, Zelen, Pinela, Vitovska Garganj…

Qui il vino ha radici profonde legate ad Aquileia. Come scrive Erodiano, storico greco del III secolo, “si produceva in grandissima abbondanza nei dintorni della città”. E nel Collio il conte Theodor de La Tour trapiantò la moderna vitivinicoltura già nella seconda metà dell’Ottocento.

In questa terra fortunata la qualità si ritrova anche in altri prodotti agroalimentari di nicchia: miele, olio d’oliva, ciliegie del Collio, la Rosa di Gorizia, pregiato radicchio, o la vržota (verza) di Sant’Andrea. Questa materia prima si combina nelle ricette di più culture gastronomiche: friulana, slovena, austro-tedesca, ungherese, veneto-adriatica.
Prende così forma una cucina transfrontaliera mitteleuropea, dove i sapori hanno i suoni di mondi vicini e lontani: i friulani frico, muset con la brovada, blecs… la carsolina jota… la slovena ljubljanska…la serba gibanica… i bosniaci ćevapčići… gli austro-tedeschi kipfel, strudel, presnitz (o gubana di Gorizia)… l’ungherese gulash…

La Rosa di Gorizia, insieme con il Canarino, è uno dei due pregiati radicchi di questo territorio, coltivati in un fazzoletto di terra e proposti con altri prodotti derivati nel mercato coperto di Gorizia.
luca pbl/ Shutterstock.com

Nel MITTELGO MOSAICO è possibile gustare sul Collio gli gnocchi con le susine, o a Grado il boreto a la graisana, variante locale dell’adriatico brodetto di pesce. E soprattutto, riscoprire il gusto del buon vino e del buon stare, dell’amicizia tra i Popoli, in luoghi spontanei come frasche, osmizze o privade (private), dove per brevi periodi i contadini privatamente e con benefici fiscali possono “smaltire” il vino o i salumi di casa, perpetuando una tradizione economica risalente a un decreto imperiale di Maria Teresa d’Austria del 1784!

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PER SAPERNE DI PIÙ

Impossibile entrare nel merito della variegata offerta enogastronomica del territorio goriziano. Ci limitiamo a segnalare alcuni siti utili:

Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia
Informazioni aggiornate sulle iniziative turistiche (cantine aperte, vigneti aperti, ecc.) legate al mondo vitivinicolo regionale.  

Frasche, private, osmize
Alla scoperta di frasche, private (privade) e osmize (osmizze) presenti nel territorio regionale, con indicazioni sulle loro aperture e una sezione dedicata al Goriziano-Collio.

Rosa di Gorizia
Per conoscere e acquistare la Rosa di Gorizia, un prodotto agroalimentare di nicchia e di eccellenza altamente rappresentativo di questo territorio.



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