Isonzo-Sontig-Soča-Lusinç:
il fiume della Bellezza e dei Popoli

L’Isonzo-Soča lambisce il Soča Fun Park di Solkan-Salcano, in Slovenia. Questo luogo, che fu teatro della Grande guerra tra monte Sabotino e monte San Gabriele, è oggi diventato un centro sportivo senza confini.

Già dal ponte di Piuma a Gorizia l’Isonzo conquista con le sue acque “magnetiche”. Da qui appare il monte Calvario-Podgora, teatro di cruente battaglie. Risalendo il fiume si apre la splendida valle che porterà alla sua sorgente nelle Alpi Giulie: izvir Soče. L’Isonzo, infatti, diventa Soča oltre l’invisibile confine liquido tra Italia e Slovenia a Solkan-Salcano. E qui è scavalcato dalla passerella della ciclopedonale transfrontaliera che collega Italia e Slovenia, in un paesaggio che lascia già presagire bellezze prealpine.

Vicino è il ponte ferroviario costruito nel 1903 dagli austro-ungarici, con gli 85 metri dell’arcata unica di pietra più grande del mondo.

Oltre, il fiume scorre incassato tra due luoghi simbolo. Sulla destra orografica il monte Sabotino-Sabotin (609 m) con i resti della seconda linea difensiva austro-ungarica, valorizzati nel Parco della Pace-Park Miru, museo all’aperto transfrontaliero. Sull’altro versante la Sveta Gora-Santuario mariano di Montesanto (681 m) da sempre punto d’incontro di friulani, sloveni, carinziani, uniti dalla fede e dal filo smeraldo della Soča-Isonzo, come appare da questa altezza.

A monte, già dalla luminosa piana prealpina tra Tolmin-Tolmino e Kobarid-Caporetto, si comprende perché molti considerino la Soča il fiume più bello d’Europa. Difficile immaginare la “bufera immensa” che l’insanguinò, profetizzata nel 1879 dal poeta sloveno Simon Gregorčič, il cui inno All’olivo fu riletto un secolo dopo dal poeta friulano Celso Macor come comune simbolo di pace tra friulani e sloveni.

Uno slargo dell’Isonzo-Soča nell’ampia piana tra Tolmin-Tolmino e Kobarid-Caporetto, al centro della “bufera immensa” sul fronte dell’Isonzo durante la Prima guerra mondiale.

Anche durante gli orrori bellici questa terra ha ispirato l’incontro tra i Popoli: lo testimonia la chiesa lignea commemorativa del Santo Spirito di Javorca, costruita in stile Secessione dai soldati austro-ungarici nel 1916 per accogliere tutte le fedi professate nell’Impero e con gli stemmi di tutte e venti le province dell’Austria-Ungheria: un tempio della tolleranza e della Mitteleuropa. Lo ribadisce lo spirito del Kobariški Muzej-Museo di Caporetto, luogo cruciale della Prima guerra mondiale. Una riflessione sul conflitto senza retorica e senza frontiere. “Un Museo dell’uomo e delle sue miserie”.

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CONSIGLI PER UNA VISITA

La valle dell’Isonzo-Soča a monte di Gorizia-Nova Gorica offre paesaggi prealpini e alpini rinomati a livello mondiale, autentici templi del kayak, dell’alpinismo, dell’escursionismo, del ciclismo. Qui il fiume – da molti considerato il più bello d’Europa – attraversa o sfiora il Parco Nazionale del Triglav-Tricorno.
In questo contesto di rara bellezza si collocano luoghi di particolare rilevanza storica per quello che significano o hanno significato come punti d’incontro e di scontro tra i Popoli d’Europa. Una visita accurata dei principali tra questi siti richiede almeno un week end. 
Dominano l’Isonzo-Soča il monte San Gabriele-Škabrijel e il monte Sabotin-Sabotin, con il suo Museo all’aperto-Parco della pace, che offre innumerevoli testimonianze della Grande guerra e la cui visita va effettuata lungo sentieri escursionistici.
Sull’altro lato della valle si trova la Sveta Gora-Santuario mariano di Montesanto, meta di pellegrinaggi senza frontiere.

Oltre una miriade di altri luoghi e musei privati della Prima guerra mondiale, si segnalano per la loro importanza: il Sacrario Militare di Caporetto-Kobarid; il fondamentale Kobariški muzej-Museo di Caporetto, che offre anche guide e indicazioni per percorrere l’Itinerario storico di Caporetto, con una spettacolare passerella sull’Isonzo-Soča, e per visitare il Museo all’aperto del monte Kolovrat sul versante italiano delle Valli del Natisone.

La chiesa del Santo Spirito di Javorca si raggiunge attraverso una strada forestale regolamentata. Dal 25 giugno al 1° settembre questo sito di grande importanza simbolica per la Mitteleuropa, è accessibile solo con un bus navetta che parte da Tolmino.

PER SAPERNE DI PIÙ

Il Monte Santo sopra Gorizia – I parte
Articolo di Vanni Feresin

Il Monte Santo sopra Gorizia – II parte
Articolo di Vanni Feresin


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CONSIGLI PER UNA VISITA

La valle dell’Isonzo-Soča a monte di Gorizia-Nova Gorica offre paesaggi prealpini e alpini rinomati a livello mondiale, autentici templi del kayak, dell’alpinismo, dell’escursionismo, del ciclismo. Qui il fiume – da molti considerato il più bello d’Europa – attraversa o sfiora il Parco Nazionale del Triglav-Tricorno.
In questo contesto di rara bellezza si collocano luoghi di particolare rilevanza storica per quello che significano o hanno significato come punti d’incontro e di scontro tra i Popoli d’Europa. Una visita accurata dei principali tra questi siti richiede almeno un week end. 
Dominano l’Isonzo-Soča il monte San Gabriele-Škabrijel e il monte Sabotin-Sabotin, con il suo Museo all’aperto-Parco della pace, che offre innumerevoli testimonianze della Grande guerra e la cui visita va effettuata lungo sentieri escursionistici.
Sull’altro lato della valle si trova la Sveta Gora-Santuario mariano di Montesanto, meta di pellegrinaggi senza frontiere.

Oltre una miriade di altri luoghi e musei privati della Prima guerra mondiale, si segnalano per la loro importanza: il Sacrario Militare di Caporetto-Kobarid; il fondamentale Kobariški muzej-Museo di Caporetto, che offre anche guide e indicazioni per percorrere l’Itinerario storico di Caporetto, con una spettacolare passerella sull’Isonzo-Soča, e per visitare il Museo all’aperto del monte Kolovrat sul versante italiano delle Valli del Natisone.

La chiesa del Santo Spirito di Javorca si raggiunge attraverso una strada forestale regolamentata. Dal 25 giugno al 1° settembre questo sito di grande importanza simbolica per la Mitteleuropa, è accessibile solo con un bus navetta che parte da Tolmino.

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